La speranza non è ottimismo

Adrien Candiard legge il periodo della pandemia attraverso la vicenda del profeta Geremia. Una lettura nuova del profeta che ha vissuto anch’esso momenti difficili e drammatici nella sua vita.  In poco più di 100 pagine, l’Autore analizza il nostro tempo con uno sguardo che pare spietato, ma che poi scopri essere lo sguardo di chi vede la realtà così come è, senza nascondersi. Un tempo, il nostro, dove accanto al disorientamento nascono speranze (o muoiono speranze) che si rivelano alla fine false, perché non aprono ad un futuro dove la speranza non ha nulla a che fare con l’ottimismo. Il motto “andrà tutto bene” è una di queste speranza illusorie. Ma, ed è la seconda parte del libro, cosa è la speranza cristiana? Con cosa ha a che fare se non è ottimismo? La speranza ha a che fare con la certezza di Geremia…

Libro interessante anche se all’inizio parrà crudo nell’analisi della nostra situazione. Ma che poi apre alla speranza, quella che parte dal guardare il male in faccia, con la fede “pazza” di chi crede “che Dio ricreerà tutto a partire da niente”.

Si tratta di una fede operosa, quella che ti fa vivere con un’altra logica: quella del Regno!

Adrien Candiard, La speranza non è ottimismo. Note di fiducia per cristiani disorientati, Editrice EMI Verona 2021.

(Il libro è preceduto dalla Prefazione di Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena)