Basilica di San Giovanni Battista

La Basilica di San Giovanni Battista (nota ai ravennati come san Giovanni della cipolla), ha una storia antica. Qui ricordiamo solo alcune tappe. Nel 1408 l’Arcivescovo di Ravenna, Mons. Giovanni Migiorini, concesse la Basilica ai frati dell’ordine di santa Maria del Carmelo. Essi l’ebbero come loro chiesa ma a condizione che rimanesse parrocchia col titolo di San Girolamo e san Clemente. Un quadro di Francesco Longhi situato nella cappella di destra della crociera della basilica li raffigura entrambi.

I Carmelitani vi rimasero fino al 1797 quando, in seguito alle soppressioni di quell’anno, dovettero abbandonare chiesa e monastero adiacente che divenne poi proprietà dell’istituto Ghiselli (che ancora vi abitano).

Fu solo nel 1928 che l’arcivescovo Antonio Lega riconsegnò la Basilica ai Carmelitani affidando a loro la cura della parrocchia. I carmelitani vi risiedettero fino alla fine del 1900, quando chiusero la comunità. La Parrocchia fu affidata ai padri Scalabriniani fino al 2019, quando fu affidata al clero diocesano. Dal 25 giugno del 2021 la parrocchia di san Giovanni Battista è stata unita alla Parrocchia di san Vitale.

La Basilica conserva molte opere di pittori importanti. Rimandiamo al sito: https://www.edificistoriciravenna.it/san-giovanni-battista/